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Offanengo: toponomastica nell'Estimo del 1685 colorata

di profB

created at 9/26/2021 - modified at 3/27/2025

Mappa realizzata da BRUNO MORI.
Link alle altre carte tematiche della serie "Offanengo nel 1685".
Idrografia: http://u.osmfr.org/m/521148/ Proprietà della terra: http://u.osmfr.org/m/473317/ Le maggiori proprietà: http://u.osmfr.org/m/524749/ Maggiori proprietà (versione vuota in avvio) http://u.osmfr.org/m/660977/ Tipologie agrarie: http://u.osmfr.org/m/509935/ Per motivi tecnici, i due livelli riguardanti la toponomastica nell'Estimo del 1685, argomento principale di questa carta tematica interattiva, sono elencati per ultimi. I livelli precedenti servono come corredo per una miglior contestualizzazione dei toponimi. Ciascun livello può essere reso inattivo cliccando sul rispettivo 'occhio'. La lista dei livelli nel menu a sinistra può essere visualizzata cliccando sull'icona della pila di dischetti, mentre se si clicca all'esterno di essa torna a contrarsi. Diversamente dalla mappa tematica sulla proprietà, che mantiene ciascun 'pezzo' separato, in questa i pezzi denominati in modo uguale (o con minime varianti) situati in continuità territoriale sono accorpati a formare 'zone' toponimiche. Le varianti del nome sono segnalate nel popup, ma in questa mappa non è possibile visualizzarne la localizzazione. Per farlo si deve ricorrere a una qualsiasi delle altre 3 mappe della serie e il modo più comodo è aprirla in un'altra finestra del browser in modo che le mappe possano essere affiancate. Nel popup sono segnalati anche i 'pezzi' a doppia o multipla denominazione. Non si è ritenuto di mantenere cartograficamente l'appartenenza di tali campi a più di una zona toponimica, appartenenza multipla difficile poi da rilevare e leggere, quindi si è deciso in base a criteri di opportunità a quale zona toponimica aggregare i campi a doppia o multipla denominazione: i criteri sono stati la conservazione dei toponimi rari e più significativi e il mantenimento della continuità territoriale di una zona.

Offanengo Maggiore e Offanengo Minore nell'Estimo 1685 Ereditando la tradizione medievale, che si stava tuttavia svuotando di significato, Offanengo nel 1685 era ancora divisa nei due comuni di Offanengo Maggiore e Offanengo Minore. Offanengo Minore precedentemente si estendeva molto più a ovest e arrivava al ponte del Serio di Crema e forse giungeva a oltrepassarlo. Viceversa sembra che si estendesse molto meno che nel 1685 verso est: pare che solo che in una zona a sud della Strada Maestra Offanengo Minore si spingesse a est del Serio Morto. L’Offanengo Minore medievale, un insieme di piccoli insediamenti sparsi nella campagna e lungo le strade principali a est di Crema che poco avevano a che fare con il paese di Offanengo, era sostanzialmente quello che divenne in data incerta ma certamente anteriore al 1609 il comune di Porta di Serio o San Bernardino (la parrocchia di San Bernardino fu istituita nel 1594). Di conseguenza scarsa è la continuità territoriale tra esso e l’Offanengo Minore puramente campestre del 1685 (senza edifici, salvo il mulino da olio detto La Masnadora e più tardi, adibito a pilatura di riso, La Péla, e la chiesa di San Lorenzo). Il territorio di Offanengo Minore così come vien fuori dall’Estimo aveva una superficie di 164 ettari circa sommando le superfici dei campi, circa 170 ettari (1,7 kmq) misurandolo sulla carta. Pochi in confronto ai 1081 ettari di Offanengo Maggiore (1011 ettari sommando le proprietà). La superficie complessiva è quindi di 1251 ettari misurati sulla carta (1175 h come somma dei terreni), quasi uguale a quella attuale (1258 h), anche se il confine con i comuni limitrofi è stato qua e là lievemente modificato. L’abitato del Portico (che pure costituiva comune d’Estimo) era in larga parte compreso nel comune di Offanengo Maggiore mentre in seguito è passato con Bottaiano e quindi con Ricengo. Quindi Offanengo Minore occupava meno di 1/7 del territorio dei due comuni, lasciando al Maggiore oltre 6/7, e occupava la porzione di sudovest del territorio. Il confine tra i due comuni aveva questo andamento: partiva dal Serio Morto 600 m a nord della Strada Maestra e inizialmente aveva un tracciato bizzarro, allontanandosi dal Serio Morto verso est di una cinquantina di metri soltanto e volgendo verso nord, lasciando stranamente a Offanengo Maggiore il terreno detto la Fornasetta (poiché ms Scipione Caravaggi aveva tutti i suoi altri possessi compatti subito a nord nella zona del Tirone di Offanengo Maggiore, suppongo che il confine tra i due comuni avrà usato questo riguardo a un suo predecessore). Di fronte alla Cascina Tirone il confine svoltava decisamente verso Est seguendo la strada privata del Tirone fino alla roggia Pinzana (oggi Tironcello) e poi la strada consorziale dei San Giovanni verso sud est e quasi a sud fino alla Strada Maestra. Giunto alla Strada Maestra il confine la seguiva per un breve tratto verso est, per poi volgere a sudsudest correndo a poca distanza dal margine sudoccidentale dell’abitato. Al termine meridionale dell’abitato correva in direzione sud parallelo alla roggia Pallavicina a un campo di distanza. Finalmente a non molta distanza dal confine con Izano raggiungeva la roggia Pallavicina e la seguiva fino al detto confine.

Strade e contrade del paese secondo i catasti del primo '800 I nomi delle strade sono presi dal Catasto Lombardo Veneto, ma i tracciati c'erano identici nel Catasto Napoleonico. Sulla base della ricostruzione della mappa dall'Estimo e dei nomi di alcune contrade negli Stati delle Anime del 1681 e del 1689, la situazione doveva essere già sostanzialmente acquisita nel 1685. Il primo tratto della Strada Comunale della Babbiona per Izano, qui segnato come comunale senza nome, nel Catasto Napoleonico è definito Comunale ma, come del resto tutte le altre strade esclusa la Regia-ex Dipartimentale , non ha un nome, mentre nel Catasto Lombardo Veneto porta il mappale 890, senza corrispettivi nel Catasto Napoleonico, che sembrerebbe segnalare la sua privatizzazione. Il viottolo che costeggia la Pallavicina tra la piazza e la Strada Maestra, nonostante sia in tutta evidenza una stradina di paese, figura come strada consorziale (di Riva Fredda).

Cantoni del paese secondo gli Stati delle Anime 1681 e 1689 Le zone del paese non sono ancora completamente standardizzate e forse ci sono delle dimenticanze da parte dei curati. Mettendo insieme i due Stati delle Anime cronologicamente più prossimi all'Estimo, il paese risulta suddiviso in 8 'Cantoni': 1. Cantone di sopra della Chiesa (1681 - nel 1689 non distinto) 2. Cantone Sopra la Chiavica (1681 - nel 1689 non distinto) 3. Cantone de Signori Cattanei (1681 – 1689) 4. Cittadella (1681 – nel 1689 comprende anche Riva Fredda) 5. Cantone di Riva Fredda (nel 1681 comprende anche il Borghetto – nel 1689 compreso in Cittadella) 6. Strada Maestra (1681 – 1689) 7. Borghetto (nel 1681 compreso in Riva Fredda – 1689) 8. Cantone de Signori Tesini / Cantone Pasquino (1681 – 1689)

Rogge e bocchelli nell'Estimo Veneto.kml

Strade Consorziali di Offanengo, Tirone e Cascine de Ronchi (Catasto Lombardo Veneto) Le strade secondarie sono mappate e classificate in comunali e consorziali seguendo il Catasto Lombardo-Veneto. In genere corrispondono a strade (a volte stradelle) nelle coerenze dell'Estimo, anche se qualche differenza è stata riscontrata.

Strade Comunali di Offanengo, Tirone e Cascine de Ronchi (Catasto Lombardo Veneto) Le strade secondarie sono mappate e classificate in comunali e consorziali seguendo il Catasto Lombardo-Veneto. In genere corrispondono a strade (a volte stradelle) nelle coerenze dell'Estimo, anche se qualche differenza è stata riscontrata.

Strada Maestra (Regia, ex Dipartimentale) La Strada Maestra è chiamata così nell'Estimo, mentre nelle mappe catastali del primo ottocento è definita Strada Regia, ex-dipartimentale.

Offanengo - La Villa e le frazioni.kml La viabilità della Villa sembra già definita nell'Estimo in modo identico a quanto sarà mappato nel Catasto Napoleonico, con tutt'al più un paio di stradette in più nell'Estimo all'estremo sud del triangolo e a sud della Strada Maestra verso Romanengo (quest'ultima zona nel Catasto Napoleonico farà registrare un arretramento dell'abitato). Per quanto riguarda cantoni e contrade l'Estimo non dice niente, anche se gli Stati delle Anime del 1681 e del 1689 iniziano a denominare le zone del paese, in modo non ancora standardizzato. Le frazioni sono quelle già elencate negli Stati delle Anime più antichi (il primo conservato è del 1598), con in più l'insediamento più recente delle Case Nove: i Ronchi, il Portico, il Molino Venturino, le Case Nove, il Tirone, il Bechilsù. Negli Stati delle Anime della seconda metà del '600 la Cantarana, presente nell'Estimo, non risulta abitata. L'edificato del Portico è in buona parte compreso nel comune di Offanengo Maggiore, cosa che non succede dai catasti ottocenteschi in poi nei quali è tutto in comune di Bottaiano (e poi di Ricengo). Ai Cassinotti, poco a sud della Cantarana, è presente una pila da riso da demolire (possibile che sia questa struttura a determinare la denominazione della zona?). In comune di Offanengo Minore gli unici edifici registrati sono il mulino da olio della Masnadora (quello che poi, diventato una pila da riso, sarà poi giustamente chiamato 'La Péla') e la chiesa di San Lorenzo, forse, ma non è segnalato dall'Estimo, con l'abitazione dell'eremita. Gli Stati delle Anime non sembrano registrarvi abitanti.

Toponimi Offanengo Minore

Toponimi Offanengo Maggiore

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Offanengo: toponomastica nell'Estimo del 1685 colorata

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